Calcio/ Urge riaprire lo stadio. Comune: «Impegno massimo»

Calcio/ Urge riaprire lo stadio. Comune: «Impegno massimo»

Entro la prossima settimana dovrebbe esserci una schiarita sul fronte della riapertura dello stadio Presti.

Lo chiedono i tifosi, lo chiede la città. E i dirigenti che prima di prendere una decisione su che cosa farne del Gela calcio, vorrebbero quantomeno sapere se possono contare o no sulla disponibilità dell’impianto, condizione essenziale per varare qualsiasi tipo di programmazione. Gela – lo sanno anche le pietre – non dispone di un impianto omologato per lo svolgimento di gare di serie D. Quello di via Niscemi è praticamente chiuso da più dall’anno scorso, per inagibilità della tribuna che coinvolge anche l’intera struttura.
I Mendola hanno tirato la carretta, abbandonati dall’amministrazione comunale, senza pubblico, né introiti pubblicitari. Nessuno aveva mai fatto tanto per il Gela. Hanno il legittimo diritto di sapere cosa li aspetta per la prossima stagione.

Dal Comune fanno sapere che l’idea è quella di intervenire in primis sulla tribuna, anche prevedendo la sua rimozione, ripristinare con una struttura in tubatura la gradinata e rendere agibili gli spogliatoi sotto la curva Boscaglia. Il tutto con una spesa di poco più di 20-25 mila euro. Ci sta lavorando l’architetto Emanuele Tuccio, dirigente del settore comunale dei Lavori pubblici, il quale avrebbe contattato l’avv. Fargetta, fiduciario dei Mendola, invitati per suo tramite ad un incontro in municipio per la prossima settimana. Sulla questione c’è l’ampia disponibilità del nuovo sindaco Lucio Greco. I tempi sono molto ristretti.