Il Gela cercherà domenica di chiudere in bellezza la stagione più tormentata che si ricordi da almeno cinquant’anni.
Non c’entrano le difficoltà finanziarie (una costante da sempre), o crisi tecniche dovute a risultati disastrosi. Il problema è stata l’indisponibilità dello stadio comunale, inagibile dall’inizio di campionato. Una vergogna che la squadra si è portata in giro per mezza Italia, con la mortificazione di dover chiedere ospitalità a comuni meno importanti di quello gelese. L’elemosina l’abbiamo dovuta chiedere a San Cataldo e a Licata. Una vergogna che ha marchiato con la politica, l’intera città.
Pur nondimeno, la squadra ha onorato il campionato fino alla fine, subendo l’ingiusta e immeritata mortificazione da parte della tifoseria, che non ha perdonato ai giocatori biancazzurri la pesante sconfitta (1-6) contro la Citanovese.
Domenica cala il sipario a Licata contro il Locri, una formazione che vorrebbe tirarsi fuori dalla zona play out. Il Gela è salvo con un paio di giornate di anticipo, Brucculeri (nella foto) ha fatto il suo dovere sino in fondo. Si aspettano le mosse della dirigenza Mendola.