Il calcio e lo sport in generale incrociano la politica.
Tante aspettative per dirigenti sportivi, per il calcio su tutti. La situazione più drammatica, infatti, la sta vivendo da più di un anno lo sport più amato dagli italiani e dai gelesi. Una squadra – quella del Gela – senza un campo dove allenarsi e giocare le partite interne di campionato.
I Mendola, che magari avranno mille altre cose da farsi perdonare, hanno fatto – stavolta in senso positivo – quello che nessun altro dirigente sportivo ha mai fatto nella storia del calcio gelese, ovvero quello di portare la squadra, nel bene e nel male, verso il traguardo della salvezza, senza pubblico, senza stadio, senza incassi. Tutto questo per un’intera stagione.
Il Gela, con il rotondo successo sull’Acireale, si è messo in salvo. Domenica 28, penultima gara a Castrovillari.
Ai Mendola, ormai stanchi di bussare alla porta sorda del Commissario straordinario del Comune al fine di ottenere la riapertura alla meno peggio del Presti non resta che attendere il verdetto delle urne per avere un interlocutore titolato a dare le risposte che il calcio – e non solo – aspetta da più di un anno. Sapremo se il calcio gelese avrà un futuro.