Finalmente a Licata. Avesse potuto farlo contro il Bari, le casse del Gela avrebbero sofferto meno. Ma tant’è.
Siamo causa dei nostri mali, quelli di una città che non può permettersi di giocare sul proprio campo per l’incuria e l’inadeguatezza della nostra classe politica dirigente, commissario compreso. Che a parole avrebbe riaperto il Presti al pubblico in tempi ragionevoli, e che invece lo ha chiuso definitivamente anche alle squadre. E’ il frutto di una precarietà di una gestione straordinaria del Comune che tiene lontani i commissari dagli interventi... straordinari, per l’appunto.
Il Gela come società e come squadra stanno facendo più del loro dovere. I dirigenti continuano a caricarsi di un fardello che avrebbe stremato chiunque; giocatori e staff tecnico, pur in un clima di precarietà, stanno dando risultati insperati, mantenendosi nel recinto dei play off. Bravi davvero. Si chiama attaccamento alla maglia.La squadra nel turno precedente ha onorato l’impegno vincendo sul neutro di San Cataldo contro il Città di Messina con un gol dell’ultimo arrivato Mattia Retucci. Gol di platino che ha consentito al Gela di piazzarsi al quarto posto con Castrovillari e Cittanovese, Chi lo avrebbe mai detto? Ebbene sì. E con un possibile successo domenica a Licata contro il Portici i biancazzurri di Brucculeri potrebbero migliorare la loro già soddisfacente posizione di classifica.
Impegno encomiabile quello di Sicignano (nella foto) e compagni per un obiettivo – anche quello di vincere i play off, non prevede alcun premio, né sportivo né in denaro. Brucculeri domenica potrebbe essere costretto a fare a meno del portiere titolare Castaldo. Gli si sono riproposti fastidi muscolari. Per il resto, organico al gran completo. Comprensibile attesa per la prestazione di Retucci. La tifoseria già se lo coccola e lui, da autentico gelese finora in giro su altri campi, non vorrebbe deludere.