Sfiducia, Default, Pef e Rifiuti: ora in comune si gioca a carte scoperte

Sfiducia, Default, Pef e Rifiuti: ora in comune si gioca a carte scoperte

Con i nodi che vengono al pettine, questo mese può davvero condensare un’intera esperienza amministrativa e vedere le forze politiche intra ed extra consiliari gettare le basi per le intese future.

La situazione era già in bilico con la scadenza del 30 aprile in ottica rendiconto consuntivo e pef rifiuti. Ora la situazione rischia seriamente di precipitare con l’accelerazione inferta dalla decima firma alla mozione di sfiducia che dovrà essere discussa entro la prima settimana di maggio. 

Da questo momento si gioca a carte scoperte sul tavolo, anche se è sempre possibile conservare un asso nella manica e tirarlo fuori al momento più propizio. Per il centrodestra, in effetti, quello della sfiducia è un banco di prova che non può eludere.

Niente più giochetti come quello più recente del deputato regionale, Michele Mancuso che, nel più classico dei tentativi diretti a gettare solo fumo negli occhi, ha asserito che se la coalizione lo volesse, Forza Italia sarebbe pronta a sostenere un “Greco bis”. Con la mozione di sfiducia, invece, non sarà più possibile scherzare: se voti per sfiduciare il sindaco, non puoi riproporlo un anno dopo; se invece lo salvi dovrai spiegare agli elettori perché fai fuori un sindaco uscente da cui hai preso le distanze ma che non hai voluto sfiduciare.

Un discorso che vale per tutte le forze di un centrodestra che è alla guida del paese e della regione, compreso l’Mpa attualmente in giunta al fianco del sindaco Lucio Greco. Gli stessi civici di Una buona idea che si sono sentiti liberi di aprire un dialogo a destra, a manca ed al centro, avranno i fari puntati addosso in questi giorni perché decisivi ai fini del raggiungimento della quota utile per la sfiducia: cioè i 15 consiglieri. Salveranno un sindaco che non hanno intenzione di tornare a sostenere in un’ipotetica ricandidatura, o voteranno a favore per continuare ad interloquire con chiunque lasciandosi una porta aperta con tutti? 

Nel centrosinistra, M5s, Rinnova ed il gruppo attorno i germani Giudice (Paola ed Ignazio), coraggiosi ed ambiziosi nel rivendicare la scelta del/la candidato/a a sindaco di un eventuale fronte progressista, dovranno dimostrare di fare sul serio ed essere conseguenziali sul voto favorevole alla sfiducia, a cui hanno più volte ribadito di non voler sottrarsi. Anche perché il Pd lo sarà, considerato il pericolo scampato del laboratorio “Per”, con l’unica candidatura – quella di Miguel Donegani (al centro nella foto) – già pronta a scendere in campo in questo turno elettorale.