Politicamente scorretto/ Spazzamento e… cabbasisi

Politicamente scorretto/ Spazzamento e… cabbasisi

Al Comune di Gela la mano destra non sa quel che fa la sinistra: i provvedimenti si intersecano tra di loro, si combinano i divieti e le prescrizioni, e chi ne fa le spese, come sempre, sono i cittadini. 

Scrivo spesso dei pasticcioni della Regione Siciliana, pagati con i nostri sacrifici e i nostri soldi, che si divertono (per incapacità, incompetenza o superficialità) a creare problemi ai siciliani. Ma è probabile che anche il Comune di Gela, per emulazione, sia avviato su questa strada. Ma veniamo ai fatti. 

In tempi non sospetti, quando si doveva rilasciare il permesso di sosta ai residenti delle zone con strisce blu, avevo scritto (e anche detto agli amministratori) che i permessi dovevano dare la possibilità di sosta non solo nel tratto di via su cui insiste l’abitazione del cittadino, ma anche nelle vie limitrofe, entro un raggio di almeno trecento metri, così come avviene nelle città più civili e che rispettano i loro cittadini (l’esempio che ho verificato di persona è quello di Firenze).

E invece no: l’amministrazione, su indicazione del Comando di Polizia Municipale, ha imposto alla Ghelas (che ha distribuito i permessi di sosta) di limitare la sosta ad una sola via.

E’ appena terminata la Ztl estiva in Corso Vittorio Emanuele, nel tratto tra Piazza Sant’Agostino e Via Marconi: una “pensata” di dubbia utilità, anzi di nessuna utilità, se non quella di massacrare i “cabbasisi” dei residenti della zona che, dal venerdì alla domenica, dovevano spostare i propri veicoli prima delle 19 e andare alla ricerca di un parcheggio distante e oco agibile.

Adesso siamo alle comiche, grazie al nuovo servizio di spazzamento meccanico entrato in vigore, servizio che prevede, in Corso Vittorio Emanuele e Corso Aldisio, lo spazzamento ogni notte, dalle quattro alle otto del mattino. Quindi i residenti di queste due lunghe arterie, in possesso di permesso di sosta, non potranno parcheggiare la notte, saranno obbligati a spostare le auto ogni pomeriggio per evitare “multe e rimozione forzata”, passeranno molto tempo della loro giornata a spostare e rispostare le auto.

E il permesso di sosta? E’ andato a farsi fottere (scusate il francesismo). Ecco dunque che l’amministrazione comunale, prima di dare il via allo “spazzamento meccanico”, avrebbe dovuto stabilire, con apposita delibera, che i permessi di sosta per i residenti debbano avere valore per l’intero quartiere di residenza, o per un raggio di trecento metri in linea d’aria dall’abitazione.

Vabbè, non ci hanno pensato: ma a quante cose devono pensare questi nostri amministratori e questi dirigenti? Qualcosa può sfuggire, per carità. Ma è importante che si rimedi con grande velocità, sempre per nn continuare l’opera di massacro dei “cabbasisi”.