L’estate sta finendo, ma fortunatamente la stagione della “ripresa” si apre con notizie confortanti,, che aprono il mio cuore e mi portano ad immaginare un radioso futuro per la nostra Gela.
Mi riferisco all’incontro che i tre moschettieri della città hanno avuto, a Palermo, con Sua Eccellenza Riveritissimo Evanescentissimo e Rispettosissimo Presidente Musumeci, unitamente a Sua Eccellenza Superficialissima Assessore Falcone.(nella foto).
Questa dei viaggi a Palermo non è una novità: ce ne sono stati diversi nell’ultimo anno, e quasi tutti si sono conclusi con ampie rassicurazioni sui finanziamenti per Gela e sui tempi certi di realizzazione delle opere interessate.
Anche stavolta è andata nello stesso modo: dalla Regione rassicurano, danno pacche sulle spalle a Greco e compagni, e tutto va bene.
Le ultime notizie riguardano l’esposizione della nave greca (ma non si sa ancora dove), il Museo del Mare (che andrà in gara entro l’anno e sarà pronto l’anno prossimo) e il Porto Rifugio (inizio lavori per gennaio 2021).
E io sono fiducioso, ci mancherebbe, anche perché ricordo che già a novembre 2019 gli assessori Falcone e Turano avevano dato ampie rassicurzioni, il 14 febbraio Falcone aveva rassicurato sui finanziamenti di 300 milioni per la Tangenziale, e sempre il 24 febbraio lo stesso Falcone aveva assicurato che entro il 15 marzo (di quest’anno) avrebbero avuto inizio i lavori per il Porto Rifugio.
Quindi, tutto a posto. E il definanziamento dei fondi del Patto per il Sud e dell’Area di crisi comlessa? Ma figuriamoci: hanno promesso di rifinanziarli è così sarà, nessuno si permetta di dubitare.
E non è tutto. Grazie ad una “soffiata” di uno dei funzionari presenti all’incontro di Palermo, siamo venuti in possesso di una lista delle opere che il Governo regionale finanzierà a Gela nei prossimi due anni. L’elenco è tenuto segreto perché le notizie devono essere centellinate, devono uscire a poco a poco, per supportare le campagne elettorali.
Ecco dunque cosa la Regione finanzierà: il lungomare di Manfria, che sarà allungato fino a Licata per diventare il più lungo d’Italia; ovviamente la darsena, che potrà ospitare navi da crociera di enorme stazza; la Gela-Catania diventerà autostrada a quattro corsie; il tratto da Gela a Ragusa della Siracusa-Gela verrà realizzato entro un anno; a Ponte Olivo verrà finanziato un aeroporto internazionale che metta in comunicazione la Sicilia col resto del mondo (primi voli Gela-Dubai, Gela-New York e Gela-Tokio); sarà finalmente istituito il Libero Consorzio di Gela; a Montelungo verrà realizzata una statua di Cristo più grande del Corcovado di Rio de Janeiro, per favorire il turismo dei pellegrini; il Museo verrà ampliato per esporre tutti i reperti gelesi che giacciono a Caltanissetta, Siracusa e altri musei in Italia e all’estero; verrà riesumato e realizzato il progetto della metropolitana leggere dall’Hotel Sileno a Macchitella; saranno realizzati parcheggi sotterranei in tutta la città; verrà finanziato un festival musicale che farà concorrenza con il festival di Sanremo e con l’Eurofestival.
Altre misure sono ancora allo studio e verranno precisate nei prossimi mesi. Possiamo stare tranquilli. E la smettano di blaterare i soliti gufi che lanciano invettive alla Giunta regionale, a Musumeci, perfino al povero deputato forzista Mancuso (che ha votato a favore dei definanziamenti per il solo scopo di rifinanziarli). Il futuro di Gela è radioso. Siamo stati rassicurati.