Concluso il congresso sulla Gastroenterologia

Concluso il congresso sulla Gastroenterologia

Un’immersione nel futuro: intelligenza artificiale, endoscopia robotica e le nuove frontiere della tecnologia, come le video-capsule per lo stomaco che verranno controllate dal telefonino e che saranno in commercio, verosimilmente, tra 5-10 anni.

E poi ancora le nuove terapie mediche per l’obesità e per la prevenzione delle malattie non trasmissibili, il valore della dieta mediterranea, i nuovi studi sui tumori del pancreas: oltre all’immunoterapia si prevede anche l’utilizzo di specifici vaccini. 

Sono solo alcuni dei temi principali affrontati a Gela, dal 3 al 5 ottobre scorso, durante il congresso internazionale “La Gastroenterologia nel 2024”, cui hanno partecipato alcuni dei massimi esperti mondiali del settore, provenienti soprattutto da Italia e Stati Uniti.

Grande soddisfazione per l’esito dell’evento viene espressa dai due direttori del corso, i medici Giuseppe Leonardi e Maurizio Vinti, che sottolineano l’importante contributo scientifico condiviso dai vari relatori durante le diverse sessioni. 

Di particolare valore, ad esempio, la tavola rotonda sulla dieta mediterranea condotta dal medico e conduttrice Rai Livia Azzariti. E’ stata sottolineata l’importanza dei cibi naturali e a Km 0, sottolineandone anche il valore in termini di identità culturali, relazioni sociali, comunicazione tra scuole, famiglie e operatori della ristorazione.

Tra i medici ed esperti che hanno preso parte al congresso anche il radiologo palermitano Giuseppe Salerno, nominato “Tesoro umano vivente” dall’Unesco, che utilizza la radiologia per conoscere e approfondire i segreti delle opere d’arte più celebri del patrimonio internazionale.  

Il dott. Giuseppe Leonardi, direttore dell’Unità Complessa di Gastroenterologia ed endoscopia dell’ospedale di Gela e organizzatore dell’evento medico-scientifico:

«E’ stato un evento di notevole livello scientifico e culturale in quanto sono stati affrontati argomenti che stanno cambiando e cambieranno la vita dei nostri pazienti, migliorando le cure, la sopravvivenza e le nostra capacità di diagnosi in tutti gli ambiti della gastroenterologia sia dal punto di vista delle nuove tecnologie diagnostiche che delle nuove strategie terapeutiche che diventeranno realtà nei prossimi anni. Questo è stato possibile grazie al notevole livello della faculty che ha partecipato all’evento».

Fra le nuove frontiere dell’endoscopia interessante appare la gastroscopia con videocapsula gestita attraverso uno smart phone, in fase avanzata di sperimentazione.

Di notevole interesse è stata la sessione “Young Endoscopy” durante la quale sono state presentate dai giovani medici che le stanno sperimentando, presso IRCAD (Institud de Recherche contr le Cancers de l’Appareil Digestif) di Strasburgo, le  nuove tecniche  di endoscopia operativa robotica che consentiranno di asportare per via endoscopica, lesioni avanzate del colon grazie alla possibilità di usufruire di movimenti di triangolazione al momento impossibili e sulla nuova intelligenza artificiale che oltre che segnalare le lesioni, come avviene attualmente, dovrebbe aiutare il medico a  verificare la corretta esecuzione e la qualità delle procedure.

Importanti ed efficaci sono anche le nuove terapie mediche per l’obesità, che già ora rappresenta un problema per la collettività sia e che nei prossimi anni aumenterà tanto da essere considerata una pandemia, si stima che nel 2035 in Italia la popolazione sovrappeso o obesa sarà il 31 % della popolazione globale. Novità ci saranno anche nelle terapie della celiachia e delle Malattie Infiammatorie croniche intestinali. Importanti progressi anche nella terapia dei tumori. 

Questo il commento della Prof.ssa Marina Baretti, gelese, del Dipartimento di Oncologia della HopKins University di Baltimora:

«Ci sono stati sviluppi importanti negli ultimi anni con l’introduzione dell’ immunoterapia. Ma la nuova frontiera per la cura dei tumori è rappresentata dai vaccini antitumorali che, sulla base dei risultati degli studi clinici iniziali, sembrano essere efficaci sia nel trattamento dei tumori in fase avanzata che nella prevenzione delle recidive di tumore. I vaccini oggi sono certamente sicuri ed efficaci anche nella cura di patologie prima ritenute incurabili».

(nella foto, da sinistra: Guido Costamagna, Livia Azzariti, Pippo Leonardi, Peter Malfertheiner Università di Magdeburgo, Maurizio Vinti Gastroenterologo Agrigento