Il 17 ottobre 2023 sarà ricordato come una data importante in Sicilia: l'Ars ha votato all'unanimità la legge che istituisce la figura dello “psicologo di base”. Più precisamente, il “Servizio di Psicologia delle Cure Primarie e dello Psicologo delle Cure Primarie” entra a tutti gli effetti nel sistema sanitario siciliano.
Centinaia di psicologi verranno arruolati nella pubblica amministrazione regionale e presteranno servizio per il sistema sanitario della Sicilia, attraverso il criterio della convenzione, con l'impiego di due professionisti per ciascuno dei 55 distretti sanitari dell'isola, inquadrati all’interno delle Asp come il “Medico di famiglia” ed i “Pediatri di libera scelta”. Per questa via, il sistema sanitario amplia in maniera gratuita i servizi in un percorso terapeutico completo. La Regione ha garantito una copertura finanziaria di circa 7,4 milioni di euro che permetterà di partire già dal prossimo anno.
L'atto approvato a Sala d'Ercole è frutto di un gran lavoro svolto in commissione salute e che ha coinvolto lo stesso Ordine degli psicologi della Regione siciliana: «siamo lieti – ha detto la presidente Gaetana D'Agostino – di avere dato il nostro contributo per raggiungere un testo organico che tenesse conto di alcuni aspetti tecnici e siamo molto soddisfatti del risultato che diventa un riconoscimento importante per la nostra categoria. L’approvazione di questo disegno di legge segna l’inizio di un lungo lavoro di studio e di progettazione che metta sempre più al centro dell’agenda politica il benessere mentale e la cultura della prevenzione con l’obiettivo di accrescere il benessere dell’individuo e dunque della collettività.
Ad oggi, il sistema sanitario regionale, non riesce a prendere in carico – ha proseguito – tutte le richieste provenienti dal territorio, per questo, molti cittadini sono costretti a rivolgersi al privato, sostenendo i costi delle relative cure psicologiche. In questa direzione l’istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie colmerà questo vuoto, assicurando un primo livello di cura accessibile a tutti, costituendo un importante filtro per i livelli secondari di cure. Si è compiuto un grande passo avanti nell’assicurare l’accesso ai servizi psicologici per l’intera cittadinanza. Questo rappresenta – ha concluso - un passo significativo nella promozione della salute mentale e nel miglioramento del benessere complessivo della popolazione siciliana».
Trionfalistici i commenti di tutti i partiti che hanno voluto contribuire anche con propri ddl, in una materia che alla fine ha messo d’accordo tutti. Con questa legge «non vince nessun partito politico – ha affermato il deputato regionale di Sud chiama Nord, Ismaele La Vardera – bensì vincono i cittadini che potranno avere a loro disposizione un’ulteriore servizio da parte della sanità. Questa è la dimostrazione plastica che quando la politica collabora, i risultati si ottengono. Lo psicologo di base è legge dei siciliani, non dei partiti. Ringrazio tutte le forze politiche per aver raggiunto questo traguardo».
Particolarmente soddisfatto il presidente della commissione salute dell'Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto: «la Sicilia è l’unica Regione d’Italia a mettere a disposizione della comunità dal primo gennaio 2024 due psicologi a livello territoriale ogni 50 mila abitanti. E' una legge di civiltà, un provvedimento atteso e fortemente voluto in considerazione della crescente domanda di assistenza e supporto da parte dei cittadini».