Nella terra delle incompiute, la Sr-Gela modello di inefficienza

Nella terra delle incompiute, la Sr-Gela modello di inefficienza

L'ennesimo intoppo rischia di bloccare nuovamente i lavori della “Siracusa-Gela”, autostrada il cui progetto originario vide la luce quasi mezzo secolo fa, nel 1974.

Si tratta, a tutti gli effetti, di un paradigma conclamato: se non è il lassismo della politica, sono i lacci della burocrazia a dilatare i tempi. Ecco allora che in una lettera aperta, la committente Cosedil denuncia che i fornitori sono stremati e rivendicano il saldo delle fatture. L’impresa responsabile dell’opera, dice di vantare un credito di 14 milioni e punta l’indice nei confronti del Mit, retto dal ministro Matteo Salvini. 

Un grido d’allarme raccolto dai sindacati, oltre che da Sicindustria e l’Ance siciliana, che si schierano con le imprese coinvolte (committente, indotto e fornitori), i lavoratori e le rispettive famiglie. In una nota, però, da Roma fanno sapere che «gli uffici del Mit e del Cas (Consorzio per le Autostrade Siciliane) sono in continuo contatto per risolvere il problema dei pagamenti all’impresa Cosedil che lavora sulla Siracusa-Gela.

Il Ministero ha erogato, il 15 marzo scorso con Decreto n. 25, la cifra di 2,37 milioni (a copertura del 50% – come da prescrizione di legge – della richiesta in attesa di ulteriori approfondimenti prima della seconda tranche) alla stazione appaltante, il Cas, che è chiamata a versare la cifra a Cosedil». 

Allora, quale sarebbe il problema? «L’operazione – si legge nella nota - non è andata a buon fine per un problema di pignoramenti che riguarda il Cas e che ha provocato l’intervento della Banca d’Italia. Da parte del Mit, quindi, non c’è alcuna mancanza. Anzi.

Il ministro Matteo Salvini segue con attenzione la vicenda: il dicastero di Porta Pia è pronto a segnalare a Banca d’Italia gli avvenuti pagamenti del Consorzio per risolvere il problema dei pignoramenti e consentire così l’erogazione della cifra a Cosedil». Quest’ultima ribadisce di essere in condizione di chiudere i lavori nei tempi previsti e cioè entro quest’anno.

Vale la pena di ricordare che, chiusi i lotti 1-5 del primo tronco (Siracusa-Ispica) del progetto, con i lotti 6, 7 e 8 (fino a Modica), siamo ancora nel bel mezzo del secondo tronco. Il tratto rimanente dell'autostrada, da Modica a Gela, è ancora allo stato di progetto, mentre i lotti 9, 10 e 11 (fino a Ragusa), che chiudono per l’appunto il secondo tronco, sono in fase di progettazione esecutiva (il lotto 9, “Scicli”, è già finanziato).

Il terzo tronco con i lotti 12-16 che da Ragusa portano a Gela, chissà quando verrà completato ed aperto al traffico. La domanda sorge spontanea: di questo passo, basterà un secolo per vedere in funzione l’intera infrastruttura?