Si muove qualcosa in quella che, dopo il rallentamento dovuto alla pandemia covid, era stata preannunciata all’inizio dell’anno appena passato, come una corsa contro il tempo per la tangenziale di Gela, opera rientrante nella programmazione 2014-2020.
Anas ha fatto sapere di aver svolto le necessarie indagini geologiche in vista della gara d’appalto integrata (gai) verso cui monta sempre più l’attesa, non solo dei sindacati per i chiari risvolti in termini occupazionali, dopo che allo scadere dello scorso anno Regione e Stato hanno trovato l’intesa per l’opera, oggetto fra le altre anche di un decreto del Cipe.
Una fondamentale infrastruttura stradale che all’atto della nomina del commissario straordinario, Raffaele Celia, nel maggio 2021 aveva un valore stimato di quasi 250 milioni di euro, ma che è cresciuto nel tempo fino a toccare oggi quota 395 milioni di euro, per risorse disponibili che sono rimaste pari a 316 milioni e 500 mila euro, mentre l’obbligo giuridicamente vincolante è di oltre 447 mila euro, di cui pagati oltre 291 mila euro.
L’intervento prevede la realizzazione del collegamento tra la SS 626 in corrispondenza dello svincolo di Butera e la SS117 bis in prossimità della tangenziale di Gela realizzata dall’ex Asi di Gela e attualmente non ancora in esercizio.
Una infrastruttura che si inserisce nel più ampio itinerario Gela-Agrigento-Castelvetrano e che consiste nella realizzazione di una tangenziale all’abitato di Gela che collegherà la strada statale 626 “Della Valle del Salso” alla strada statale 117bis “Centrale Sicula”, raccordandosi per l’appunto alla tratta realizzata dall’Asi.
La piattaforma stradale del tracciato in programma è tipo C1, cioè strada extraurbana secondaria a singola carreggiata e una corsia per senso di marcia, oltre banchine laterali pavimentate, compatibile con un futuro raddoppio a tipo B.
Si estende per 15,8 km attraversando i territori di Butera e Gela, totalmente in variante rispetto alla sede della attuale statale 115. Nello sviluppo della sezione stradale sono stati pianificati 5 svincoli, 11 viadotti per uno sviluppo complessivo di circa 3.430 metri e 1 galleria artificiale di circa 176 metri.
L’avvio del progetto di fattibilità tecnico economica risale ad aprile 2019. Tra l’avvio progettuale della procedura, l’iter autorizzativo e di approvazione del progetto c’è voluto un anno per il progetto definitivo redatto ad aprile 2020.
Dopo quasi due anni effettivi, il commissario straordinario ha iniziato a febbraio 2022 la conferenza dei servizi che si è conclusa a maggio dello stesso anno facendo scattare il via libera definitivo.