La scomparsa di Renzo Guglielmino, si impegnò nella difesa dei beni culturali

La scomparsa di Renzo Guglielmino, si impegnò nella difesa dei beni culturali

Alla veneranda età di 91 anni, è venuto a mancare Renzo Gugliemino (nella foto).

Personaggio di spicco gelese nella tematiche dei beni culturali, degli usi e costumi e delle tradizioni locali ha rappresentato da sempre un punto di riferimento per quanti hanno avuto a cuore il bene culturale della città di Gela. Il breve ricordo di Guglielmino che segue, doveroso da parte dello scrivente data l’amicizia e la collaborazione trentennale, vuole riferirsi ad una persona di carattere mite e gentile, uno studioso di patrie memorie, un poeta, un uomo garbato e sensibile nel suo linguaggio narrativo, ma anche un pittore che con tali doti sicuramente lascerà il segno del suo diuturno impegno.

Guglielmino dopo gli studi classici entrò come funzionario alle dipendenze della Regione Siciliana trasferendosi con la famiglia a Palermo. Nel capoluogo, assieme a Giuseppe Scianò (ricercatore storico della storia risorgimentale siciliana) e Nino Belletti fu fondatore de “L’Eco del Mediterraneo”, una rivista vicina al “Sublimismo”, un movimento d'avanguardia socio-artistico-culturale fondato a Palermo nel 1985. In particolare, le sue doti di pittore ebbero importanti consensi e tra essi quelli di Pippo Rizzo, principale capofila e protagonista del Futurismo siciliano.

Prima di collaborare con il quotidiano regionale di Catania La Sicilia, dove gli fu dedicato uno spazio sulla pagina di Cultura e Società, fu corrispondente del periodico ragusano “Il Focolare” e collaboratore con saggi e recensioni dei periodici Pungolo verde, Omnia, Il Vento del Sud, L’Auriga, il “Giornale di Gela”, il Corriere del Golfo, Progetto Gela, il Corriere di Gela ed altri ancora.

Nel 1986, assieme ai compianti Nunzio Vicino, Giuseppe Blanco e allo scrivente, fu artefice della nascita della sezione locale dell’Archeoclub d’Italia, associazione che per più di trent’anni diede un notevole contributo alla cultura, alla salvaguardia dei beni culturali e artistici di Gela e alla loro conoscenza e divulgazione; più tardi fu anche promotore dell’associazione culturale “Euclide Gelese” e ideatore del “Premio Nazionale di Poesia”.

Nel 1990, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ricevette l’ambito “Premio della Cultura” per il suo impegno di pubblicista e scrittore di storia locale. Il compianto amico Giuseppe Corrao, fine ed erudito scrittore gelese, scriveva in una sua prefazione al libro di Guglielmino-Mulè dal titolo Un secolo di personaggi gelesi dimenticati, rivolgendosi ai cultori locali di patrie memorie, che “…hanno lodevolmente sceverato il meglio della sovrabbondanza documentale a loro disposizione, per avvicinare e unire con certosina pazienza, personaggi e opere, a guisa di tener musive o di minuti ritagli di un moderno collage…”.

Renzo Guglielmino, come scriveva il compianto Federico Hoefer in una sua prefazione, ha prodotto una ventina di pubblicazioni “…attraverso un scrittura chiara, responsabile, essenziale, significativa del carattere gelese sia sotto il profilo socioculturale, sia sotto il profilo economico e politico, senza perdere di vista la religiosità e le potenzialità dei giovani…”. E questo è il miglior riconoscimento che si possa fare nei confronti soprattutto di un cultore di patrie memorie quale è stato l’amico Renzo Guglielmino.