Si è svolto a Gela presso Rage, la seconda tappa dell’Act Tank Sicilia, una piattaforma permanente che “The European House – Ambrosetti” ha avviato in collaborazione con la “Regione siciliana” e con la partecipazione di “Eni”, “UniCredit”, “Fondazione Sicilia” e “Gruppo Arena” per concretizzare un piano di sviluppo che consenta di recuperare il ritardo e cambiare rotta nell'abbracciare la “transizione green” anche in Sicilia.
Il focus centrale della riunione di lavoro ha riguardato tre elementi che possono contribuire a rilanciare l’immagine della Sicilia nel mondo finalmente in chiave positiva: vale a dire, “Energia”, “Ambiente” ed “Economia Circolare”.
Il tutto partendo da alcuni dati confortanti: la Sicilia è la seconda regione in Italia per potenza eolica installata, è seconda nel Mezzogiorno per potenza installata da fotovoltaico, è a ridosso del podio (quarta regione) in Italia per incidenza delle imprese attive nell’economia del mare ed è la regione con il maggiore numero di aree protette marine. Inoltre, la Sicilia presenta delle caratteristiche geografiche ideali per lo sviluppo della filiera di idrogeno e, per questo motivo, si è candidata ad ospitare la sede del futuro “Centro nazionale di alta tecnologia per l’idrogeno”. Nei mei scorsi l'amministrazione gelese ha avanzato in merito la propria candidatura.
Cionondimeno, la Sicilia sconta un pesante ritardo nella sfida "green" a causa di alcune evidenti criticità sul fronte energetico-ambientale da affrontare con urgenza per colmare il gap. Innanzitutto, la gestione del ciclo idrico con metà dell’acqua che viene dispersa e che si aggiunge alla siccità ed eventi climatici estremi che fanno della Sicilia la regione a maggiore rischio di desertificazione con il 70% del territorio e la seconda regione per numero di giorni consecutivi senza pioggia.
Altra criticità riguarda la gestione del ciclo ambientale e che vede la Sicilia quale la regione più indietro rispetto al raggiungimento del target del 10% del "Circular Economy Package al 2035", con un tasso di conferimento in discarica del 58 percento. Infine, il consumo di suolo e la gestione dei siti industriali che vede la Sicilia mostrare un tasso di abusivismo edilizio superiore di 40,5 punti rispetto alla media nazionale.
Alla discussione ha partecipato una settantina circa di attori territoriali e rappresentanti del sistema imprenditoriale e del settore energetico. Alcuni fisicamente presenti, altri collegati in videoconferenza: fra i partecipanti vanno doverosamente segnalati Daniela Baglieri (Assessore dell'energia e dei servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana), Francesco Franchi (Presidente della Raffineria di Gela), Francesco Misuraca (Responsabile Attività Ambientali di Eni Rewind), Michele Viglianisi (Responsabile Circular Economy & Green Refinery di Eni), Roberto Morabito (Direttore del Dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi, Enea; nonché Presidente, Piattaforma Italiana degli attori per l'Economia Circolare – Icesp) e Cetti Lauteta (Responsabile Area Scenario Sud, The European House - Ambrosetti).
«La Sicilia - ha dichiarato l'assessore regionale Daniela Baglieri - sconta il fatto che il capitale umano si sia depauperato negli anni, non investendo opportunamente sulla formazione del personale e prevedendo la doverosa progressione verticale del comparto. Ciò non ha consentito una governance del settore energetico idonea, ma la Regione sta facendo la sua parte. Bisogna risolvere problemi di breve periodo molto urgenti – ha concluso - e anche guardare ai progetti del futuro, ma serve collaborazione».
Dopo Gela, sono previste altre due tappe con altrettanti focus tematici: una a Messina il prossimo 1 dicembre 2021 (“Formazione e ricerca”) e l’altra a Catania il 12 gennaio 2022 (“Agrifood, agritech ed evoluzione della distribuzione”). I risultati delle quattro tappe dell’Act Tank Sicilia, saranno presentati in un forum internazionale conclusivo che si terrà mercoledì 26 gennaio 2022.