Ci siamo recati a Macchitella, quartiere residenziale dell’allora Anic, per verificare di persona la pericolosità di un albero che insiste nella “dimenticata” Via S. Salvo, nella zona periferica del perimetro urbano del quartiere.
In effetti, il maestoso albero è cresciuto in altezza ma non nella sua direzione naturale, vale a dire verticale, ma obliqua. Parte dai pressi di un fabbricato, sovrasta il marciapiedi e l’intero tratto stradale adiacente, fino ad arrivare quasi nei pressi del fabbricato opposto. Il pericolo a cose e persone, cioè auto e pedoni, è effettivamente serio ed andrebbe sottoposto ad un intervento opportuno, persino radicale di abbattimento vero e proprio, se proprio dovesse porsi come ultima ratio.
A sollecitarci è stato un residente del luogo, Giuseppe Troisi, cittadino andato in pensione da dipendente eni, con un passato da rappresentante dell’ala socialista all’interno della Cgil locale: «Io e mio figlio Vito – ci racconta Troisi – abbiamo sollevato più volte, ripetutamente, la questione, sia per vie formali che informali. Ma non si è mossa foglia. Con mio figlio abbiamo notato negli ultimi mesi che l’inclinazione gradualmente procede verso il basso.
L’albero è possente, qualora dovesse spaccarsi e crollare, le conseguenze potrebbero essere irreparabili. Purtroppo - prosegue il pensionato macchitellese – questa parte del quartiere, da quando lo stesso non è stato più gestito dall’azienda, è stata assolutamente abbandonata. Non si è visto mai nessuno a curare il verde. Mai.
C’era una pineta bellissima, ma non sottoposto mai a manutenzione ed oggi con rami addirittura secchi. Alberi mai potati, cresciuti selvaggiamente e pericolanti come in questo caso. Alcune radici sono penetrate addirittura nel sottoterra dei fabbricati. Eppure – conclude l’ex sindacalista – qui c’è gente che fiscalmente non evade, paga regolarmente le tasse e non merita di essere dimenticata».
Chi dovrebbe intervenire? La risposta non è affatto scontata. Abbiamo scoperto che molti terreni fra i fabbricati di Macchitella sono ancora terreni agricoli di proprietà eni, ad uso parcheggio o verde pubblico. L’albero in questione potrebbe addirittura ricadere nella proprietà del fabbricato.
Ma anche se non proprietario, in presenza di un pericolo costante, il comune non dovrebbe intervenire direttamente o allertare chi competenza e dovere? Per quanto abbiamo potuto appurare di presenza, il pericolo esiste. Come nostro dovere informativo e divulgativo, giriamo questo appunto e l’intera segnalazione, con l’aspettativa di un celere intervento risolutivo.
