Casartigiani, Zona Rossa? E' stato un fallimento»

Casartigiani, Zona Rossa? E' stato un fallimento»

Zona Rossa, bisogna ammetterlo, è stato un fallimento.

Si è chiesto un sacrificio enorme, insopportabile e perdipiù inutile ai solo Acconciatori, Centri Estetici, Gioiellieri e Ristoratori a chiudere per legge. Non è corretto, non è giusto!! C’è grande affluenza nelle strade, tutti gli altri negozi sono “gremiti”, la popolazione ignora le restrizioni perché non c’è la fa più, e le forze dell’ordine sono materialmente insufficienti.

I contagi non tendono a diminuire se non anzi qualche giorno accennare ad aumenti di positivi con sintomi, morti e ricoveri in terapia intensiva. Fatta questa premessa ormai condivisa dai più, tranne che dalla politica, soluzioni e proposte concrete: Il reddito di cittadinanza è un insulto, uno schiaffo in pieno volto, a chi oggi ha fatto questi sacrifici in nome di una nazione ingrata, occorre rivedere il dispositivo e ridisegnarlo come reddito di Impresa. Possibile garantire 900,00 euro al mese a chi non ha mai lavorato?

E nulla a chi ha creato economia e lavoro? I lavoratori dipendenti allorquando hanno la possibilità della cassa integrazione e ci pensa lo Stato, ma al titolare Artigiano o Commerciante chi ci pensa? Il disoccupato è tutelato, il lavoratore dipendente è tutelato, finanche il carcerato con i suoi tanti problemi ha le sue piccole tutele all’uscita, così come il tossicodipendente, ma Artigiani e Commercianti ? La politica non è cosciente che questi imprenditori non possono mettere la testa sul cuscino la sera, non possono sognare, progettare, vivere con dignità il quotidiano pur avendo capacità, mezzi e risorse.

La Politica dimostri vicinanza, elimini ogni suo compenso e appannaggio e lo devolva alle imprese chiuse, sarà poca cosa, ma sarà un gesto di vera solidarietà. Facile “chiudere” più complicato “riaprire” le imprese non si riavviano con un tasto. Il decreto Sostegni ex ristori è meno di un’elemosina che lascerà fuori i più piccoli. Il divieto governativo di concedere contributi a imprese che non hanno il DURC in regola (Inps e inail) è un paradosso perché non consente aiutare chi è in difficoltà più stringente.

L’approssimazione e la navigazione a vista è palpabile. Si corra ai ripari ora che si è superato di gran lunga il limite umano della pazienza e della dignità di un popolo di imprenditori. La politica, tutta arroccata nel palazzo, ad eccezione di rari e sporadici casi, prenda coscienza del fallimento delle sue scelte e ripaghi immediatamente il sacrificio gratuito richiesto alle nostre imprese. Salveremo anche tante vite dal covid con il vaccino, ma avremo ucciso l’Italia migliore: Artigiani e Commercianti.

Antonio Ruvio (Presidente provinciale Confartigiani del Golfo di Gela