In zona Priolo Soprano, a pochi chilometri dal centro abitato, tra la strada statale 115 per Vittoria e la strada provinciale per Niscemi, permangono da parecchi giorni cumuli e sacchi di plastiche sfuse, abbandonati su terreni privati.
Si tratta di quintali di materiale frantumato e abbandonato abusivamente, compromettendo l’equilibrio ambientale dell’area circostante, ricca di colture ortofrutticole. Quasi certamente sono stati depositati al buio notturno e con la sola luna ad osservare, da chi non è riuscito a disfarsi dello scarto prodotto dalla distruzione di un ingente quantitativo (verosimilmente un camion) di serrande (tapparelle) ormai inutilizzate.
E’ oramai arcinota la pericolosità di questi materiali che possono rimanere nell’ambiente per centinaia di anni e che vanno ad aggiungersi alle tante, tantissime, discariche abusive ed a cielo aperto di altri materiali di qualsiasi tipo, per lo più solidi ed ingombranti, oltre alla plastica, che giacciono nelle zone periferiche cittadine. Di discariche abusive ne è piena la frazione balneare di Roccazzelle-Manfria, così come la via Butera nella parte in cui termina il centro abitato e si procede verso il kartodromo. Idem, lungo la statale per Vittoria, la strada provinciale che passa da contrada Bulala e, soprattutto, nei pressi della zona industriale.
Frutto di retaggi comportamentali di inciviltà quanto si vuole, da rilevare è l’assoluta mancanza di controlli e, soprattutto per la plastica, l’inefficienza del sistema di gestione dei rifiuti e di riciclaggio. Le discariche abusive sono di competenza comunale. Il gestore del servizio provvede ad eliminarle solo su ordinanza del comune, ma nel caso si rifiutasse sotto emergenza sanitaria, il comune potrebbe passare all’affidamento diretto ad altra ditta, come già successo.
Si tratta comunque di attività estemporanee, che tamponano l’emergenza. A latitare è un’attività programmata e pianificata (chissà se ci hanno pensato nel Pef?), relativa al potenziamento e miglioramento del servizio di igiene ambientale e di tutela del decoro urbano, anche attraverso un sistema di controllo del territorio che faccia perno su figure come le guardie ambientali, di cui sempre più comuni si stanno oramai dotando, anche reclutando cittadini che si prestano in forma volontaria.