Il presidente del consiglio comunale, Totò Sammito, ha convocato per venerdì 5 marzo, una seduta urgente e monotematica in videoconferenza sulla mancanza di progetti ricadenti nel nostro territorio all'interno della bozza del "Recovery Fund".
Invitati anche il neo ministro per il sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, l'assessore regionale agli enti locali, Marco Zambuto, nonché l'intera deputazione nazionale e regionale espressa dal territorio.
La richiesta è stata inoltrata dai consiglieri della maggioranza Davide Sincero, Rosario Faraci, Romina Morselli, Giuseppe Morselli, Diego Iaglietti e Valeria Caci. «Tutti - si legge nella richiesta - siamo pienamene consapevoli che questo rappresenta con molta probabilità l'ultimo grande finanziamento europeo e, per molti territori, l'ultima occasione di rilancio. Apprendiamo, da una parte con favore, i tanti interventi previsti per la Sicilia, come la circumetnea, il porto di Augusta, il potenziamento dei porti di Palermo, Catania e Trapani.
Ma, dall'altra parte siamo seriamente preoccupati perché l'essere esclusi da questo maxi finanziamento, significherebbe pregiudicare il futuro delle prossime generazioni e condannare per sempre tutti noi. Con tale monotematico - proseguono i sottoscrittori - si vuole iniziare un dialogo scevro da polemiche di qualsiasi genere, al fine di poter valutare, qualora ci fossero le condizioni, la modifica della bozza del recovery fund, provando ad inserire progetti che possano interessare e quindi rilanciare il nostro territorio. Lo stesso è stato troppo spesso abbandonato a se stesso e ha una necessità imprescindibile di grandi opere, necessarie per equipararlo con altre realtà. Questo - chiude il documento - è un grido di allarme di un'intera popolazione».
Nell’istanza avanzata il 16 gennaio scorso, erano espressamente menzionati e sollecitati ad intervenire l’allora ministro per il mezzogiorno, Peppe Provenzano (Pd) e l’allora viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s). Subentrata la crisi di governo del “Conte bis” e la sua fine, la scelta di convocare questo monotematico è slittata ad una data successiva, in attesa che entrasse nel pieno del sue funzioni il nuovo “governo Draghi”.