L’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel bilancio dell’attività svolta nell’anno 2020

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel bilancio dell’attività svolta nell’anno 2020

Nel corso dell’anno 2020 l’Arma dei Carabinieri ha proceduto sul 62% del totale dei delitti commessi in provincia di Caltanissetta.

Il Covid-19 ha sicuramente inciso, in maniera consistente, alla sensibile diminuzione delle fattispecie delittuose rispetto all’anno precedente in tutto il territorio, soprattutto nei mesi primaverili, in corrispondenza del lockdown generale che imponeva chiusure quasi totali degli esercizi e libertà di circolazione ridotta. In calo sia il numero dei furti, che sono diminuiti del 36%, sia quello delle rapine, che ha registrato una diminuzione del 26%. L’unico dato in controtendenza è quello relativo ai danneggiamenti a mezzo fuoco, che hanno subito un incremento del 9%. Da sottolineare, infine, il dato relativo agli omicidi in Provincia, ben 6, tutti scoperti dall’Arma di Caltanissetta.

Sebbene la contingenza pandemica abbia decisamente condizionato l’attività operativa complessiva, i dati fortemente incoraggianti e lusinghieri di fine anno costituiscono il frutto della peculiare capillarità dell’Arma dei Carabinieri e della massiccia azione preventiva messa in campo dalle diverse articolazioni presenti su 21 Comuni. 

L’attività preventiva dell’Arma dei Carabinieri ha raggiunto una delle sue massime espressioni nelle attività finalizzate al contenimento della diffusione del Coronavirus, attraverso il controllo di più di 32000 persone e, tra queste, alla contestazione di circa 1200 episodi di violazione alle norme di limitazione.

A seguire, alcune delle operazioni più importanti operate nel comprensorio di Gela.

Omicidio Pardo • Il 18 maggio 2020 i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela arrestavano il niscemese Vincenzo Buccheri cl’53, pensionato, ex venditore ambulante, il quale si era costituito presso la locale Stazione Carabinieri dopo aver ucciso a coltellate la moglie, all’interno della loro abitazione. L’uxoricidio giungeva al culmine di una perdurante situazione di litigi familiari, mai denunciati ad alcuna Forza di Polizia;

Tentato omicidio Reitano • il 13 maggio 2020 i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, dopo un’articolata attività investigativa, arrestavano, su ordine dell’A.G., 7 persone a vario titolo ritenute responsabili dei reati di tentato omicidio, rapina, detenzione di armi da sparo clandestine, minaccia ed altro. Le indagini facevano piena luce sul ferimento dei fratelli Reitano, avvenuto il 2 ottobre del 2019;

Violenza sessuale a Niscemi • Il 19 agosto 2020, i Carabinieri della Stazione di Niscemi sulla base delle indagini svolte, arrestavano su ordine della A.G. un 23enne del posto, accusato di violenza sessuale ai danni una coetanea. Il giovane, la sera dell’8 agosto precedente, conduceva con una scusa la vittima in una sua casa rurale, all’interno della quale le usava violenza. La giovane trovava il coraggio di confidarsi con i Carabinieri che, sotto le direttive della A.G., avviavano le indagini, conclusesi con l’arresto del presunto autore dell’odioso crimine;

Rissa a Riesi

• Il 22 settembre 2020, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela arrestavano a Riesi 7 persone che per banali dissidi di vicinato avevano dato il via ad una violenta rissa nel corso della quale uno dei partecipanti, armatosi di pistola cal. 7.65 aveva esploso diversi colpi, fortunatamente, senza ferire nessuno;

Rissa “Gb oil” a Gela  • Il 08 ottobre 2020, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, intervenuti in ausilio alla Polizia di Stato per sedare una rissa scoppiata per futili motivi all’interno della stazione di servizio denominata “GB Oil”, arrestavano complessivamente nr.10 persone ritenute responsabili del reato di rissa aggravata e di lesioni personali ed arrestavano anche Di Giacomo Paolo Quinto, già noto alle cronache giudiziarie, per tentato omicidio e porto abusivo di arma da sparo clandestina.

Il giovane, intervenuto sul posto su richiesta della sorella che aveva partecipato alla rissa riportando delle lesioni al capo, armatosi di una pistola Beretta munita di silenziatore che si era portato da casa, alla presenza dei Carabinieri, esplodeva alcuni colpi ferendo in maniera grave uno dei soggetti appartenenti alla fazione avversa a quella cui apparteneva la sorella e in maniera lieve un soccorritore del 118 che era intervenuto per prestare i primi soccorsi alle persone coinvolte nella rissa.

Nell’episodio si è distinto un militare del Reparto Territoriale, in servizio al N.O.R. – Sezione radiomobile – che con coraggio e senso del dovere non esitava a lanciarsi addosso al pregiudicato, ingaggiando con lo stesso una violenta colluttazione conclusasi con il disarmo e l’arresto del malvivente.

(fonte: comando provinciale Caltanissetta)