Dopo un paio di decenni tornano i concorsi pubblici per entrare a far parte, a tempo pieno ed indeterminato, della pianta organica del Comune di Gela.
I posti messi a concorso sono 44 di cui però 3, per “agenti di polizia municipale (cat. C1)”, attraverso la mobilità volontaria. Nel totale, dunque, sono stati banditi 13 concorsi: a quello sopra citato per mobilità volontaria, se ne aggiungono altri 12, tutti per soli esami, pubblicati nella Gazzetta ufficiale della regione siciliana (Gurs), sull’albo pretorio comunale e sul sito web istituzionale dell’ente, nella sezione dedicata ai bandi di concorso (cartella 2020). Per candidarsi c’è tempo fino alle ore 23:59 del 23 gennaio 2021, esclusivamente via internet attraverso la sezione “Istanze On Line”, posizionata a destra sulla homepage del sito web comunale, dopo regolare registrazione. E’ possibile partecipare a più concorsi (avendone i requisiti). Nei rispettivi bandi è spiegato come registrarsi e completare la procedura. C’è anche una tassa da pagare (10 euro) da allegare alla domanda. Gli esami consistono in una prova preselettiva, a cui seguiranno due prove scritte ed una orale.
Si va dal concorso per 1 posto di "Istruttore direttivo informatico" (categoria "D", posizione economica "D1"), al concorso per 4 posti di "Specialista di Vigilanza" (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 1 posto ai sensi del "Codice dell’ordinamento militare" ed ulteriore riserva di 1 posto al personale interno; proseguendo con il concorso per 3 posti di “agente di polizia municipale” (categoria “C”, posizione economica “C1”); il concorso per 4 posti di "Istruttore direttivo tecnico" (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 1 posto ai sensi del "Codice dell'ordinamento militare" e ulteriore riserva di 1 posto al personale interno; il concorso per 8 posti di “Istruttore direttivo contabile” (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 2 posti ai sensi del “Codice dell'ordinamento militare” e ulteriore riserva di 2 posti al personale interno;
il concorso per 6 posti di "Istruttore contabile" (categoria “C”, posizione economica “C1”), con riserva 1 posto ai sensi del "Codice dell'ordinamento militare" e ulteriore riserva di 2 posti al personale interno; il concorso per 2 posti di "Ingegnere" (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 1 posto al personale interno; il concorso per 1 posto di "Architetto" (categoria "D", posizione economica "D1"); il concorso per 6 posti di "Geometra" (categoria “C”, posizione economica “C1”), con riserva di 1 posto ai sensi del "Codice dell'ordinamento militare" e ulteriore riserva di 2 posti al personale interno; il concorso per 2 posti di "Funzionario contabile" (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 1 posto al personale interno; il concorso per 3 posti di "Funzionario amministrativo" (categoria "D", posizione economica "D1"), con riserva di 1 posto al personale interno; infine il concorso per 1 posto di "Dirigente finanziario" (Dirigenza dell’area delle funzioni locali).
«Dopo 20 anni di stasi, finalmente sblocchiamo i concorsi e diamo la possibilità a tanti giovani preparati di entrare nella macchina amministrativa per darle nuova linfa vitale, nel massimo rispetto delle regole e della trasparenza». E' quanto ha affermato il sindaco Lucio Greco aprendo l'apposita conferenza stampa. «Da quando ci siamo insediati, lavorare per sbloccare le procedure dei concorsi è stata una delle nostre priorità – ha aggiunto il primo cittadino, affiancato dal dirigente Mario Picone e dagli assessori della sua giunta - e questo è uno dei casi in cui la burocrazia ha funzionato.
Abbiamo trovato una pianta organica ridotta all'osso, soprattutto in alcuni settori, e destinata nel tempo ad assottigliarsi ulteriormente, con tutti i disagi e i disservizi che si possono immaginare, anche in vista delle tante sfide che ci attendono nel futuro. Abbiamo messo mano, infatti, ad una massiccia progettualità e il buon funzionamento degli uffici è fondamentale per la sua concretizzazione. Posso assicurare che saranno concorsi all'insegna del rigore e della trasparenza, che premieranno il merito e la preparazione. Non vogliamo deludere i tanti giovani che non aspettano che questo per tornare a Gela o per organizzare la propria vita con una prospettiva di lavoro a tempo indeterminato. C'è di mezzo la credibilità di tutti noi, e io stesso - ha concluso - farò da garante: le procedure saranno assolutamente lineari».
Al netto dell’enfasi con cui il sindaco di Gela ha vestito le proprie dichiarazioni, alcune scelte compiute hanno destato perplessità e diversi mal di pancia tra i cittadini che si sono un po’ sfogati sui social. Innanzitutto, come accennato sopra, dei 44 posti sbandierati, ben 20 sono riservati. Quasi la metà insomma. Oltre ai 3 posti riservati al personale del comparto pubblico per mobilità volontaria, ci sono 7 posti obbligatori per legge riservati ai volontari in ferma di leva attuali, in attesa di riafferma o congedati e, soprattutto, ben 11 posti riservati al personale interno, cioè 11 posti che rimarranno comunque vacanti in pianta organica.
Le riserve di posti al personale interno, oltre a fare a pugni con l’enfasi delle dichiarazioni del primo cittadino, sono state altresì mal digerite dai cittadini potenziali candidati. Il che fa il paio con i pochi posti messi a bando nell’ambito della polizia municipale, solo 10 di cui solo 5 disponibili per i candidati, a fronte dei 5 riservati. Persa la possibilità storica di ben 32 assunzioni nel corpo municipale, l’aggravante che ha mal disposto un intera generazione di candidati è stata poi la scelta di limitare i posti per specialisti in vigilanza ed agenti (7 posti in tutto di cui 3 riservati) solo ai candidati che vanno dai 18 ai 40 anni. Ventenni e trentenni che nel primo ventennio del 2000 non hanno potuto partecipare ai concorsi mentre coetanei “articolisti” man mano accedevano alla pianta organica comunale, si ritrovano oggi poco oltre i 40 anni e dunque di nuovo nell’impossibilità di partecipare ai concorsi.
Tale limitazione, lo ricordiamo, interviene solo nei due concorsi riguardanti la polizia municipale e non interviene negli altri concorsi, dove i titoli di accesso vanno dal diploma (quello di geometra e ragioniere per i rispettivi profili) alla laurea triennale (e per assorbimento laurea specialistica, laurea magistrale e diploma di laurea v.o.). Tale circostanza, peraltro, permette ad un laureato triennale di partecipare a concorsi per la stessa categoria (“D”) e posizione economica inziale (“D1”) ma mansioni diverse (Istruttore direttivo e Funzionario), nonché grazie all’assorbimento anche per categoria (“C”) e posizione economica (“C1”) inferiori e pertanto diverse. In ogni caso, una laurea triennale, magari presa “on line”, che ti consente di accedere ad un concorso per “Funzionari” può apparire come una forzatura.
Infine, tra i requisiti d’accesso una questione che rimane delicatissima è quella relativa ai “rinviati a giudizio”. Ci sono concorsi pubblici “oltranzisti sul piano inquisitorio” che vietano di accedere a coloro che hanno “procedimenti penali pendenti ed ancora in corso”, includendo di conseguenza non solo i “rinviati a giudizio” (cioè che saranno sicuramente processati), ma anche gli “indagati” (iscritti nel relativo registro). Altri concorsi, per contro, sono “oltranzisti sul piano garantista” e vietano l’accesso solo ai condannati con sentenza definitiva (sentenza di cassazione o comunque passata in giudicato).
I concorsi comunali di cui si tratta esprimono invece una posizione intermedia, più moderata e consentono l’accesso a chi non ha condanne penali, il che comporta l’esclusione a chi ha già subito una condanna, anche se in primo grado e dunque non ancora definitiva. Ma forse, in una realtà con un deficit d’immagine come Gela, l’aggiungere espressamente l’assenza di rinvio a giudizio oltre all’assenza di condanna penale benché non definitiva, risparmiando solo gli indagati che non sono a rigore ancora nella condizione di “imputati”, avrebbe potuto pure starci.