La chiarezza e la verità sono da 70 anni alla base dell’azione dell’Ugl che da sempre si è distinta per correttezza e trasparenza nelle battaglie condotte con e a sostegno dei lavoratori e delle fasce deboli della popolazione, in una costante ricerca del confronto costruttivo e del dialogo con gli attori istituzionali e non del pubblico come del privato.
Ugl opera grazia alla fiducia sempre più vasta di migliaia di lavoratori che chiedono di essere rappresentati dalla nostra organizzazione sindacale. L’unica visibilità che conta è quella alimentata dal sostegno dei lavoratori e ci dispiace che a livello territoriale un Comune così importante come Gela possa aver spostato un confronto sindacale, seppur aspro n ei toni ma sempre improntato sulla verità, su un tema caro all’Ugl, quello del sostegno ai percettori del Reddito Minimo di Inserimento.
A dichiararlo Giuseppe Messina (nella foto), Segretario Regionale Ugl Sicilia.
Sono i fatti quelli da commentare – aggiunge - per non perderci nella polemica sterile che non fa al caso nostro e che non giova soprattutto al vero nodo della questione che è l’erogazione delle spettanze ai percettori del bacino RMI del Comune di Gela.
La Regione Siciliana, attraverso gli uffici del dipartimento lavoro ha pubblicato un Avviso pubblico diretto ai Comuni delle province di Caltanissetta ed Enna interessati dal bacino Rmi individuando lo stanziamento sulla scorta del dato consolidato e riferito al 2019 – precisa Messina – e ciascun Comune doveva far affluire alla Regione la conferma del dato con l’elenco dei percettori oppure una richiesta di variazione dell’importo o dei nominativi con richiesta di integrazione dello stanziamento qualora diverso da quello del precedente anno.
L’azione puntuale e costante del Segretario territoriale dell’Utl/Ugl di Caltanissetta/Gela, Andrea Alario, che ringrazio pubblicamente - sottolinea il segretario regionale - ha portato al risultato di invitare il Comune di Gela ad accelerare sui tempi di risposta e verificare attentamente la consistenza reale dei percettori per addivenire ad un importo veritiero e soddisfacente per tutti i percettori, evitando che taluno restasse fuori.
Non si può di certo far ammenda al sindacato che fa il proprio mestiere a tutela dei lavoratori in questa circostanza – puntualizza- così come non assume alcuna importanza cincischiare sull’esistenza o meno di una Pec, il dato vero è che nel 2019 le risorse necessarie per coprire le richieste dei percettori di Gela si sono attestate alla cifra di 119.585, 92 euro mentre per il 2020, rapportato ai primi quattro mesi, l’importo, a seguito di insistente verifica chiesta dai lavoratori e dall’Utl territoriale, si dovrebbe attestare a 139.149,60. Ed uso il condizionale perché, ad oggi, per quello che risulta all’Ugl, non è ancora stata trasmessa la richiesta di integrazione di circa 20 mila euro in più rispetto al consolidato del 2019. Quindi, tutto fermo.
La verità inconfutabile è che i percettori non hanno ancora ricevuto nulla – rimarca Messina - e l’assessorato del Lavoro attende la richiesta ufficiale di integrazione dell’importo per poter emettere il decreto di impegno e liquidazione delle risorse.
Non servono le smentite né serve alimentare polemiche inutili – conclude -serve che si acceleri il tutto per far pervenire prima possibile il ristoro ai percettori del bacino RMI, la crisi pandemica non ammette appelli e giustificazioni inutili. Ugl ha agito alla luce del sole ed il chiarimento auspico serva a dare energia al Comune di Gela per sbloccare definitivamente la vicenda nel rispetto del lavoro di sensibilizzazione promosso dall’UTl di Caltanissetta/Gela.