Lo stato di emergenza sanitaria e socio-economica conseguenziale alla diffusione del virus covid-19, inutile nasconderlo, si è preso tutto il palcoscenico.
Non sembra più esserci spazio per altro che non sia comunque ed in qualche modo riconducibile o ricollegabile all'epidemia in questione.
Eppure il tempo scorre, la vita prosegue e seppure ci si costringe a rimanere a casa, quasi fossimo “ai domiciliari”, i servizi devono essere assicurati. Ci riferiamo ai rifiuti, all'acqua, alla luce, al gas, le cui bollette continuano a circolare, accanto al coronavirus.
Insomma, anche in questa fase delicatissima in cui si lotta – è sempre bene ricordarlo – innanzitutto per sopravvivere, poi venga pure il resto, è necessario tenere accesi i riflettori anche sui servizi ed eventuali. che non possono e non debbono essere relegati al buio, in un angolo. Un’emergenza preoccupante come la pandemia a cui assistiamo non può però cancellare le preesistenti emergenze.
Diverse segnalazioni, ad esempio, sono giunte in redazione sulla mancata erogazione continua dell'acqua nel quartiere San Giacomo. Secondo tali segnalazioni i giorni in cui in teoria dovrebbe essere distribuita l'acqua nella zona alta, in realtà, nel quartiere di San Giacomo, il più delle volta il prezioso liquido non arriva. Un problema che sussiste da almeno un anno ed è capitato sovente di rimanere senz'acqua per una settimana.
Il sospetto è che, nei giorni previsti di erogazione, la pressione dell'acqua sia talmente bassa da non arrivare ai contatori, per cui i motorini girano ma aspirano aria, segnando altresì metri cubi di consumo. Sulla base di questo ragionamento, quelle volte in cui l'acqua giunge fino ai contatori e viene realmente aspirata dai motorini arrivando, seppur a fatica, nelle vasche, avverrebbe perché è stata aumentata la pressione dell'acqua.
Peraltro le volte in cui l'acqua arriva alle vasche non riesce a riempirle completamente, come se la distribuzione venisse interrotta anzitempo, specie rispetto ad altri quartieri, mentre al call center fanno presente che la distribuzione deve intercorrere tra le ore 6 e le ore 14. Oltre che arrabbiati, i residenti si dicono soprattutto stupiti, perché fino ad un anno fa, al quartiere San Giacomo, questo problema non esisteva.
«Dal lunedì di pasquetta –ci svela il presidente del comitato di quartiere, Giorgio Navarra – la distribuzione è tornata ad essere regolare. Presumiamo pertanto che sia stata aumentata la pressione dell'acqua, come da tempo chiedevamo». Del problema erano stati interessati sia il primo cittadino, Lucio Greco, che il suo vice ed assessore al ramo, Terenziano Di Stefano: «sapevamo di un problema in merito all'erogazione dell'acqua nel quartiere di San Giacomo – conferma Di Stefano – e siamo immediatamente intervenuti con chi di dovere presso il gestore. Il problema dovrebbe essere stato risolto, anche perché non abbiamo più ricevuto lamentele in tal senso, il che in casi concreti di questo tipo, è spesso la migliore testimonianza».
Intanto è entrata in funzione – secondo quanto si legge in una nota inviata ai media da palazzo di città – la nuova rete idrica nei quartieri Caposoprano e Fondo Iozza. Lunedì 20 e martedì 21 aprile si procederà alla dis-alimentazione delle condotte relative alle zone interessate. L’interruzione si rende necessaria per sostituire la rete idrica vetusta, che sarà dunque dismessa per mettere in funzione la condotta di nuova realizzazione.
«Dovendo effettuare le opere necessarie al distacco delle vecchie condotte – ha spiegato il Rup Mario Cernigliaro – l’erogazione idrica sarà sospesa per due giorni. Il servizio, oltre che ai siti sensibili, verrà garantito, ove le condizioni di accumulo non fossero sufficienti, con autobotti messe a disposizione da Acque di Caltanissetta Caltaqua». Considerato che le opere risultano indifferibili ed urgenti e necessarie ad evitare ulteriori e più prolungati disservizi l’amministrazione si scusa per i possibili disagi.