Settimana ricca di impegni e novità per la Fidas Gela. Venerdì 22 marzo, l’Associazione insieme al Centro Giovanile Musica e Arte Cesma, ha organizzato un evento dedicato alla sensibilizzazione sul significato della donazione di sangue.
I giovani artisti, coordinati da Don Angelo Strazzanti, hanno portato in scena lo spettacolo “Mamma mia” al teatro Eschilo. Un connubio tra due realtà locali impegnate nel sociale e nell’aiuto verso tutte le persone in difficoltà. Positiva la presenza di pubblico che ha riempito il Teatro, significato che la città è sempre vicina a questo tipo di iniziative.
«Da tempo – afferma Enzo Emmanuello – abbiamo intrapreso un rapporto di collaborazione con il Cesma, che è culminato con la realizzazione di questo spettacolo “Mamma mia”, dedicato non solo ai nostri donatori, ma a tutta la città. Padre Angelo Strazzanti è il nostro padre spirituale, da sempre molto vicino e sensibile a quelle che sono le problematiche attinenti alla nostra associazione.
Nel suo spazio parrocchiale è la nostra voce per divulgare il messaggio della solidarietà sul gesto della donazione di sangue. Sono felice – continua – di aver visto un riscontro positivo con il teatro Eschilo pieno di gente, ad assistere a questo evento, curato da artisti che non sono professionisti, ma sul palco lo sembrano. E’ stato un successo. Di certo, questo non è stato l’ultimo progetto con il Cesma. Ci saranno delle attività per invogliare i giovani ad avvicinarsi al nostro ambito».
Fidas Gela, questa la nuova denominazione, che sarà diretta per i prossimi anni da Enzo Emmanuello. Per lui si tratta del secondo mandato. Rinnovato inoltre, il Consiglio Direttivo, con la presenza di Enzo Emmanuello in qualità di Presidente, Calogero Ricuperato nel ruolo di Vice presidente, Amedeo Battiato (tesoriere), Antonio Moscato (responsabile UdR), Sebastiano Miranda (segretario), Lucia Consiglio, Barbarino La Licata, Giuseppe Lalomia e Salvatore Salinitro.
L’assemblea dei soci, ha anche approvato il nuovo statuto della federata gelese in conformità alle direttive imposte dalla Riforma del Terzo Settore. Uno statuto nuovo, dunque, con l’indicazione di un nuovo nome e di un logo più snello, quale per l’appunto Fidas Gela, modificato seguendo la quarantennale appartenenza alla Fidas (Federazione Italiana Donatori Autonoma Sangue).
Un passo in avanti nell'importante mondo dell’associazioni di donatori che, guardando ovviamente alle esperienze del passato, intendono proiettarsi verso un futuro fatto di regole sempre più complesse e specifiche che comportano un coinvolgimento maggiore di tutti i componenti dell’associazione senza mai perdere di vista, ovviamente, la tutela dei donatori di sangue che ogni giorno compiono un gesto nobile e responsabile.
«Si sono susseguite varie assemblee con i Soci. La prima ha riguardato la stesura del nuovo statuto dell’Associazione, per adeguarci a quelle che sono le nuove normative attinenti la riforma del Terzo settore. Ci stiamo preparando ad entrare in questo nuovo mondo, normato da questa nuova normativa. Oltre a questo, abbiamo approvato la nuova denominazione, che vede il cambiamento del nome da “Adas Gela”, ma “Fidas Gela” per venire in contro a quelle che sono le esigenze dei tempi nostri.
Anche perché, siamo affiliati alla Fidas da oltre trenta anni e abbiamo ritenuto, insieme al Direttivo ed i Soci, che fosse arrivato il momento di cambiare, per essere riconosciuti nel territorio nazionale. Stiamo preparando tante nuove iniziative per il futuro. Intanto, stiamo lavorando per rinnovare l’accreditamento della nostra struttura di Via degli Appennini. Mi fa piacere – continua – che mi sia stata rinnovata la fiducia, non solo a me, ma a gran parte del Direttivo.
Gente giovane e motivata, che vuole mettere a disposizione la propria conoscenza per portare avanti il nome della Fidas Gela. Parteciperemo – conclude – alla manifestazione organizzata “Diecimila passi per la vita” del 6 aprile».
Sul rapporto di collaborazione con i paesi limitrofi, Emmanuello dice: «Stiamo lavorando per far diventare indipendente Mazzarino, che ha raggiunto col tempo numeri importanti per poter “camminare” da solo».