Lunedì 28 gennaio, presso la caserma dei Carabinieri di Mazzarino, è stato commemorato il 73° anniversario della morte di otto militari dell’Arma dei Carabinieri trucidati in contrada Rigiulfo di Mazzarino.
L’efferato delitto avvenne dopo la cattura, avvenuta con l’inganno e soverchiante uso di forza nel territorio di Feudo Nobile, agro di Gela, nel gennaio del 1946.
I fatti risalgono agli inizi del ‘46, al termine della 2ª Guerra Mondiale, quando la Sicilia era caratterizzata da fenomeni criminali diffusi di banditismo, spesso ammantati da connotazione politica e/o sotto la bandiera dell’Evis. In memoria dei carabinieri trucidati, il Comando Generale dell’Arma ha tributato loro nel ‘50 un Encomio Solenne e nel 2016 il Presidente della Repubblica, su proposta del ministro della Difesa e del Comando Generale, concesse la Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma.
Questi i militari: brig. Vincenzo Ameduni,, carabinieri Vittorio Levico, Emanuele Greco, Pietro Loria, Mario Boscone, Mario Spampinato, Fiorentino Bonfiglio e Mario La Brocca.
Alla cerimonia commemorativa sono stati presenti il vice Prefetto Vicario, dott. Signorelli di Caltanissetta; per il Distretto giudiziario nisseno i magistrati dott. Testaquadra e dott. Lo Valvo; per la Questura il vicario dott. Giarda ed il dott. D’Arrigo, il cap. di Fregata Carbonara per la Capitaneria di Porto di Gela, il sindaco di Mazzarino Marino con autorità civili e militari locali e rappresentanti delle altre forze dell’ordine, nonchè i figli del brigadiere Amenduni e la nipote del carabiniere Bonfiglio, caduti nei tragici fatti. Presenti infine numerose scolaresche, militari del Reparto Territoriale di Gela in servizio ed in congedo.
Il comandante provinciale di Caltanissetta, col. Baldassare Daidone, si è rivolto soprattutto ai numerosi studenti presenti invitandoli a farsi domani portatori dei valori.
Presso il monumento, ubicato all’interno della caserma di Mazzarino, in loro memoria è stata deposta una corona di alloro donata dalla locale Amministrazione comunale.