A seguito dell’arresto eseguito il 27 ottobre dell’anno scorso dai poliziotti del Commissariato di Gela nei confronti di G.S. di 68 anni (era stato colto nella flagranza di reato di estorsione aggravata),
mercoledì scorso agenti dello presidio di Polizia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dello stesso G.S. e del figlio A.S. di 30 anni, resisi responsabili di tentata estorsione aggravata continuata in concorso.
L’attività di indagine è stata avviata a seguito di denuncia, presentata presso il Commissariato di Polizia di Gela nel mese di settembre, da parte delle vittime, due cittadini rumeni, cui era stata avanzata la richiesta estorsiva di mille euro.
Questo il comunicato stampa diffuso mercoledì dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela:
«La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha delegato personale della Polizia di Stato appartenente al Commissariato P.S. di Gela, ad eseguire due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gippresso il Tribunale di Gela, su richiesta di questa Procura, nei confronti di S. G. cl 50 e S. A. cl 89, resisi responsabili di tentata estorsione aggravata continuata in concorso.
L’attività di indagine veniva avviata su delega della Procura di Gela dalla Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Gela, nel mese di settembre dello scorso anno, a seguito di una denuncia di tentata estorsione sporta da due cittadini rumeni cui era stata avanzata la richiesta di 1000 euro.
In particolare, le indagini espletate, anche di natura tecnica, hanno permesso di individuare gli autori della richiesta di denaro rivolta alle vittime.
Al S. G., l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata nel carcere di Enna dove si trova ristretto giacché nel corso dell’indagine lo scorso 27 Ottobre 2018, era stato tratto in arresto nella flagranza del reato p. e p. dall’art. 629, comma 1 c.p., aggravato dall’art. 71 del Decreto legislativo 159/2011;
in quell’occasione, avendo contezza della possibile consegna di denaro da parte di una cittadina rumena che aveva denunciato la richiesta di una somma di denaro da parte del predetto, la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gela predisponeva un servizio di osservazione discreta nei pressi del piazzale antistante il Liceo Classico; intorno alle ore 16, il S., dopo aver incontrato la vittima in quel momento in compagnia del compagno, veniva sorpreso all’atto di ricevere la somma di € 150.00, a titolo estorsivo, da parte della cittadina rumena.
Dopo le formalità di rito, S. A., è stato tradotto presso la Casa circondariale di Gela, mentre al S. G. l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. è stata notificata presso la Casa circondariale di Enna, ove lo stesso si trova ristretto».