Quei ragazzi sul palco dell’Eschilo, il vero volto della scuola Albani Roccella

Quei ragazzi sul palco dell’Eschilo, il vero volto della scuola Albani Roccella

In occasione del Natale, gli studenti del plesso Albani Roccella del Primo Istituto Comprensivo di Gela sono stati impegnati venerdì mattina in uno spettacolo che si è tenuto a teatro Eschilo, dal tema "Lascia un segno al tuo Natale".

Canti, balli,  poesie, con la lingua dei segni, ai quali hanno assistito anche i genitori e che ha visto impegnati docenti ed alunni della scuola media, dell'infanzia e della primaria, per la sua buona riuscita. A conclusione scambio di auguri tra colleghi, dirigente, alunni e famiglie. Tutto all’insegna dell’armonia e della sana partecipazione. Qualche giorno prima anche un concerto tenuto a scuola.

La bella festa natalizia stende un velo pietoso sull’increscioso episodio dei giorni scorsi che ha visto – suo malgrado – far finire la scuola su tutti i mezzi di informazione, locali e nazionali e sui social, per una lite tra mamme durante la recita natalizia della scuola elementare Albani Roccella che si contendevano il posto migliore per fare il video e che ha scatenato il panico tra i bambini e gli altri genitori che assistevano allo spettacolo. Nella lite sono stati coinvolti anche mariti e altri familiari delle donne ed è dovuta intervenire anche la polizia. Il giorno seguente la recita è stata poi replicata, in tutta pace e tranquillità.

La dirigente Rosalba Marchisciana, amareggiata per l’accaduto e per la vasta eco suscitata, ha rilasciato, tra le altre, anche questa dichiarazione:
«C’è una comunità scolastica corposa, armoniosa, positiva e costruttiva. Ci sono docenti amorevoli, diligenti , propositivi impegnati a veicolare valori sani attraverso l’impegno personale.

Ci sono i bambini e i ragazzi: genuini, spontanei, gioiosi e soprattutto fiduciosi e speranzosi che un mondo sano e corretto possa esistere con l’aiuto dei grandi . Ci sono gli adulti: tanti, tantissimi genitori premurosi, rispettosi e pregevoli cittadini.

C’è una preside, in prima linea contro ogni forma di inciviltà – per fortuna marginale – che possa mettere in discussione la positività di una realtà scolastica costruita giorno dopo giorno con l’impegno personale e collettivo delle forze sane».