Con il presidente del civico consesso, Totò Sammito, in ferie, la vicepresidente, Paola Giudice, ha convocato per le ore 19:00 di lunedì 17 luglio, la seduta ordinaria ed urgente del consiglio comunale per la trattazione dei seguenti due punti all'ordine del giorno:
1) “Approvazione Rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario anno 2021 e della relazione al Rendiconto di Gestione (Art.ll, comma 6, Dlgs 118/2011)”; 2) “Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale - art. 243 bis del Tuel”.
Il secondo punto, relativo alla proposta di adesione al predissesto, ha come presupposto il primo punto relativo al rendiconto. In sostanza, la mancata approvazione del rendiconto consuntivo 2021 renderebbe monca la proposta di ricorso al pre-dissesto.
Corte dei conti ed il collegio dei revisori, nelle rispettive relazioni scritte, invitano i consiglieri comunali ad approvare il rendiconto consuntivo 2021 ed a quel punto ad approvare la proposta di adesione al pre-dissesto, a cui dovranno seguire entro 3 mesi, l'approvazione del rendiconto 2022, l'approvazione del bilancio 2023-25 e l'approvazione delle misure correttive rientranti nel piano ventennale di pre-dissesto. Sempre che il consiglio comunale decida di non approvare tali misure correttive, attivando di fatto l'opzione alternativa del "dissesto guidato", oppure, di concerto con l'amministrazione, dichiarando il dissesto vero e proprio (procedura quinquennale).
Resta sempre ferma la possibilità per il consiglio comunale di evitare di affrontare ognuna delle tre ipotesi, “pre-dissesto”, “dissesto guidato" e “dissesto”, sciogliendosi anticipatamente con le dimissioni contestuali di almeno tredici consiglieri comunali e lasciare all'amministrazione (che rimarrebbe in carica), considerandola responsabile per funzioni e competenza della gestione economico-finanziaria dell'ente, la patata bollente.
Approvando la proposta di adesione al pre-dissesto, invece, il civico consesso non potrà più tornare indietro, ritrovandosi a decidere, entro 90 giorni, quale delle tre sopra citate ipotesi scegliere. Sciogliendosi anticipatamente, il consiglio lascerebbe a sindaco e giunta la scelta se andare avanti col “pre-dissesto” o dichiarare il “dissesto”, con il commissario ad acta (a fare le veci del consiglio comunale sciolto) chiamato a ratificare tale scelta.