Argo Cassiopea, Eni annuncia l’avvio della produzione

Argo Cassiopea, Eni annuncia l’avvio della produzione

Eni ha ufficialmente avviato questa settimana la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea, il più importante progetto di sviluppo a gas sul territorio italiano.

Il cane a sei zampe lo ha reso noto dandone comunicazione a tutti i media e pubblicandolo sul proprio sito web istituzionale. 

Il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia, è stato trasportato tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza fino all’impianto di trattamento di Gela. Qui il gas verrà trattato e poi immesso nella rete nazionale, contribuendo a soddisfare il fabbisogno energetico italiano. Il giacimento Argo Cassiopea, operato da Eni in joint venture con il partner Energean, entra in produzione a soli tre anni dall’avvio dei lavori. 

«La produzione - fanno sapere da San Donato Milanese - avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, privo di impatti visivi e con emissioni prossime allo zero.

L’installazione dedicata di 3,6 MWp di pannelli fotovoltaici consentirà di raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2. Argo Cassiopea ha un ruolo centrale nella strategia di Eni di valorizzazione del gas naturale nazionale in chiave di sicurezza energetica e come fonte a basse emissioni. Le riserve di Argo Cassiopea sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco sarà di 1,5 miliardi di metri cubi di gas».

In linea con la strategia di valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni, la major energetica portacolori ha dunque avviato la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea.

+Il gas estratto viene inviato al nuovo impianto di trattamento e compressione nella bioraffineria di Gela e viene immesso nella rete di distribuzione nazionale, contribuendo in questo modo alla sicurezza degli approvvigionamenti, specie in periodi di emergenza come fu quello durante il recente periodo di covid, grazie alle risorse nazionali.

Le attività estrattive a Gela utilizzano le tecnologie proprietarie di monitoraggio e prevenzione più avanzate, in modo da testarle per poterle applicare in tutto il mondo. Attraverso la Società Eni Mediterranea Idrocarburi (EniMed), le operazioni sono coordinate dal Centro Direzionale di Gela e riguardano quattro Centri Olio, tre piattaforme offshore e tre centrali a gas distribuite sul territorio.

L’avvio della produzione del gas dal giacimento Argo Cassiopea significa altresì soldini in arrivo per le casse comunali di Gela, ma anche Butera e Licata, grazie all’art. 21 dell’ultima finanziaria approvata all’Assemblea regionale siciliana.

Il primo comma del suindicato articolo recita testualmente che «al fine di indennizzare i Comuni  costieri di Gela, Licata e Butera a titolo compensativo per l'attività estrattiva dei giacimenti situati nel sottofondo del mare territoriale antistante, per le produzioni attivate dall'anno 2024, la regione riconosce  ai medesimi comuni una quota del 30 per cento dell'aliquota prevista dal comma 1 dell'art. 22 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625, da destinare, in misura non inferiore al 50 per cento, a  spese di investimento».

Nel comma successivo si specifica che all'art. 31 della legge regionale 22 febbraio 2023, n. 2, vale a dire la finanziaria regionale 2023, le parole «gennaio 2024» sono sostituite dalle parole «gennaio 2027».

A Gela, pertanto, spetta una quota del gettito destinato ai tre comuni costieri a titolo compensativo per l’estrazione offshore (Argo Cassiopea a mare), nonché la deroga sull’utilizzo delle royalties per le estrazioni onshore (su terraferma), procrastinata fino al primo gennaio 2017:

«sino a tale data – dispone espressamente la norma in questione – i comuni nei cui territori ricade il giacimento destinato alla produzione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi e di gas diversi dagli idrocarburi, possono destinare, in armonia con le finalità e secondo le modalità previste dalla legge, le risorse loro assicurate dai proventi delle relative concessioni anche per le spese di investimenti afferenti ad interventi di protezione sanitaria, di miglioramento delle condizioni ambientali e di decoro urbano e per il potenziamento ed il miglioramento delle infrastrutture del territorio e delle relative progettazioni».

Solo per l’annualità 2023, al Comune di Gela sono stati appena trasferiti 7 milioni e mezzo circa di royalties per l’estrazione su terraferma, buona parte dei quali possono essere usati per il decoro urbano, unitamente al 50% della quota per le estrazioni relative al giacimento Argo Cassiopea. Senza dimenticare che una quota delle compensazioni previste nel protocollo del 2014 sono destinati, previ protocolli d’intesa attuativi, al decoro urbano.

Al riguardo, non è un mistero l’intenzione di questa amministrazione di approfittarne, lavorando sui progetti cui dare copertura con questi fondi, che danno ben più che una boccata d’ossigeno a casse comunali in apnea finanziaria.

Ovviamente, non sono tardate le reazioni politiche alla diffusione della notizia. «Con l’ufficialità dell’avvio delle attività estrattive del progetto Argo Cassiopea, grazie all’emendamento del Movimento 5 Stelle Sicilia dei deputati Nuccio Di Paola e Angelo Cambiano, i Comuni di Gela, Licata e Butera, riceveranno circa 15 milioni di euro l’anno di Royalties».

 

E' quanto comunicano dal gruppo parlamentare siciliano pentastellato. «In un periodo molto complesso per le casse comunali – evidenziano Di Paola e Cambiano – arriverà una sicura boccata d’ossigeno con nuove somme che auspichiamo, vengano utilizzate per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un risultato – concludono i deputati M5s all’Ars - frutto del lavoro di squadra iniziato un anno e mezzo fa e di cui potranno beneficiare le comunità locali». 

Con l’avvio dei giacimenti gas di Argo e Cassiopea – dichiara il deputato regionale di Fratelli d’Italia espresso dal collegio nisseno, Totò Scuvera - si segna un punto fondamentale nella transizione energetica, in linea con gli obiettivi ambientali e climatici. Gela è al centro della strategia nazionale e potrebbe diventare un hub energetico europeo.

Mi congratulo per il grande lavoro svolto dalla società Eni. Il progetto Argo e Cassiopea, realizzato in tempi record, è certamente un fiore all’occhiello, non solo per Eni e per Gela, ma per tutta l’industria energetica nazionale. Eni, fin dai tempi di Enrico Mattei, un grande italiano, dimostra di voler scommettere su Gela. Questo progetto industriale – prosegue il parlamentare regionale meloniano – non solo rispetta l’ambiente e il territorio, ma assicura lavoro a livello locale, crescita e competitività alla città di Gela e al suo comprensorio.

Il gas prodotto dai pozzi Argo e Cassiopea assicura anche un importante introito economico ai comuni di Gela, Butera e Licata, grazie alle royalties. La Regione Sicilia ha mostrato grande sensibilità nell’accogliere l’istanza rappresentata dai sindaci in rappresentanza dei loro territori. L'auspicio è che queste somme, che entreranno nei bilanci dei tre comuni costieri, vengano spese – chiosa Scuvera - con oculatezza e possano contribuire a migliorare la vivibilità dei territori che ne sono destinatari». 

La notizia è stata accolta favorevolmente anche dagli ambienti sindacali, che vedono realizzata a 10 anni dalla firma del protocollo d’intesa per l’area di Gela, quello che può essere definito il progetto più ambizioso di quell’accordo che mise la parola fina ad un epopea industriale di mezzo secolo, contraddistinta dal pet coke e dalla raffinazione convenzionale, aprendo le porte di fatto alla transizione energetica. 

«Siamo soddisfatti per la messa in marcia da parte di Enimed – commenta il segretario generale della Femca Cisl di Gela, Carmelo Tandurella – del giacimento Argo Cassiopea, che riveste un’importanza strategica per il territorio, dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Il progetto ha già creato nuovi posti di lavoro, sia diretti che nell’indotto, in un contesto che ha subìto pesantemente la crisi industriale degli ultimi decenni.

Con questa operazione – spiega il sindcalista gelese – il settore energetico interviene sulla diversificazione economica di un’area storicamente legata all’industria petrolchimica.

L’utilizzo del gas come fonte energetica contribuisce inoltre a soddisfare il fabbisogno italiano ed è un passo avanti verso la transizione ambientale. Il progetto è all’avanguardia in termini di sostenibilità e rispetta standard rigorosi volti a minimizzare l’impatto sull’ecosistema marino e terrestre.

L’operazione – assume in conclusione Tandurella – potrà inoltre stimolare ulteriori investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, rafforzando la resilienza del territorio di Gela rispetto alle sfide future».