La “Serata dell’Arte” è stata la prima festa di fine anno scolastico svoltasi lunedì scorso 6 giugno nel cortile del plesso Fermi dell’istituto superiore Majorana, diretto dalla prof.ssa Carmelinda Bentivegna.
La manifestazione – uno spettacolo all’insegna della musica, dell’arte e della poesia – è stata organizzata dagli studenti per salutare insieme ai docenti e alla dirigente un anno scolastico in cui il Covid, per il terzo anno consecutivo, ha fortemente condizionato l’attività didattica ma non ha spento gli entusiasmi e la voglia di fare. Uno spettacolo polivalente che ha dimostrato la vivacità e la creatività degli studenti che si sono così riappropriati di uno spazio aggregativo ove esprimere competenze e potenzialità.
Per la riuscita della serata, protrattasi fino a tarda sera, e dietro alla quale c’è stato un lavoro di sinergia e collaborazione fra studenti di tutti gli indirizzi, docenti e dirigente, si sono prodigati gli alunni Luigi D’Aparo (4ª A Aeronautico) e Samuele Ascia (5ª Aeronautico), entrambi rappresentanti della consulta degli studenti, e Naike Incorvaia (3ª Mo). Hanno pensato a tutto loro, passando prima dalla dirigente per avere il permesso e poi cercando sponsor, autotassandosi, realizzando la locandina, allestendo il palco. Alle luci e l’audio ci ha pensato la società Onor Service di Emanuele Latone e Leandro Grillo.
Hanno trovato consenso e partecipazione nei loro compagni di tutti gli indirizzi, pronti a dar vita allo show. Tante e diverse le esibizioni degli studenti che in vari modi si sono messi in gioco, tra canti, sfilate, ed altro, alla presenza di un pubblico numeroso di compagni di classe, docenti, familiari, amici.
Questi i ragazzi che si sono esibiti: Erika Liardo (1ª Liceo, Hai mamma), che ha avuto l’ardo compito di aprire la serata, Desy Cona (con l’accompagnamento alla chitarra di Alessio Cutrera, 3ª Aeronautico), ha cantato Tappeto di fragole e anche Sono già solo, Gideon Missiato e Cristian La Vattiata Eppure sentire, Melissa Buscemi (5ª Fi) nella doppia versione di presentatrice cantante con l’inedito Imperfezione, oltre a Shallow con l’accompagnamento di Cristian Cutrera alla chitarra acustica, Noemi Romano l’inedito Attimi di noi, oltre a Rise a like, Clelya Guastella (3ª Mo) Se piovesse il tuo nome (accompagnamento con chitarra acustica di Gideon Missiato), Gaia Averna (4ª Mo) Toxic (chitarra acustica di Alessio Cutrera), Elisa Aulino (4ª FI) Per favore ed insieme a Cristian la Vattiata (4ª Mo) Se telefonando, Haida Coraline, Clelia Guastella e Gideon Missiato Cummè (accompagnamento al basso di Leonardo Incorvaia della 4ª Mo), oltre all’assolo di Gideon, Cupido, Gaia Averna Oggi sono io, Ambra Giorgi (3ª Fi) Feeling good, Gaia Psaila (5ª Fi) monologo (Body shaming), Erika Liardo (1ª liceo) Back to black, Giuseppe Incardona (5ª aeronautico) Bit box.
L’ultima esibizione è stata quella dei maturandi, con la canzone canzone I migliori anni della nostra vita. Non è mancata la sfilata di moda, dal tema “Il volo”, presentata da Giorgia Di Stefano (4ª Moda). Le modelle sono state: Ilary Rampulla, Clara Corfù, Sara Ventura, Flavia Lupo, Melissa Buscemi, Giulia Gioberti, delle classi 3ª e 4 ª Moda e della 5ª figurativo, seguite dalla prof.ssa di design e moda Patrizia Lanzafame. Sono intervenute in chiusura le referenti del plesso, le prof. Sonia Madonia e Milena Pizzo.
La dirigente Carmelinda Bentivegna si è congratulata con i ragazzi: «Questa è la nostra prima serata dell’arte, quella del Majorana. Bellissima iniziativa nata dall’idea dei ragazzi a cui ho dato volentieri il benestare ed approvato in pieno, perché tutto ciò che viene dagli studenti deve essere appoggiato. Sono orgogliosa dei miei studenti, abbiamo tante eccellenze e lo hanno già dimostrato nel corso di questi anni scolastici, nelle diverse iniziative che la scuola ha organizzato per i vari indirizzi e per le quali hanno messo in campo competenze e abilità notevoli. Gli studenti devono solo mettersi in gioco perché hanno capacità ed abilità da spendere ed avere fiducia e credere in se stessi, solo così possono realizzarsi in futuro, secondo le loro aspettative. Bisogna avere un obiettivo ed impegnarsi per raggiungerlo».