Dal 12 al 14 ottobre, si svolgerà a Gela il primo Congresso Regionale Congiunto di Pediatria.
Il titolo scelto, ‟Il bambino… non solo un caso”, allude all’approccio integrato bio-psico-sociale. Si riferisce, quindi, all’approccio globale partendo dal "caso clinico".
Per conoscere quali saranno i temi affrontati e perché è così importante questo congresso, abbiamo incontrato il dott. Rosario Caci direttore dell’unita operativa pediatrica.
«La Pediatria di Gela – ha affermato – ha avuto l’onore e l’onere di organizzare il più grosso evento regionale pediatrico dell’anno 2017. I direttivi delle cinque società scientifiche, la società madre, che è la Società Italiana di Pediatria e le società affiliate di neonatologia, emergenza pediatrica, allergologia e immunologia pediatrica e neurologia pediatrica, hanno ritenuto che Gela avesse le caratteristiche per organizzare questo evento che finora si è svolto a Catania e Palermo. Stanno scommettendo su questa realtà pediatrica ospedaliera e territoriale. Sono convinto – ha aggiunto – e dal mio insediamento ho lavorato in questa direzione, che le due assistenze devono lavorare in una logica di integrazione su livelli diversi. I temi trattati – ha proseguito – svariano dalle vaccinazioni, alle problematiche adolescenziali. Ma parleremo anche di Gastroenterologia, Neurologia, Allergologia, Asma, visti per casi clinici. Abbiamo cercato di inserire nel congresso anche uno spazio dedicato alla valorizzazione del nostro territorio. La prima giornata – ha continuato – si svolgerà qui in ospedale. Tratteremo, in particolare, temi di neonatologia; poi ci sarà la cerimonia di apertura al teatro Eschilo di Gela con i saluti istituzionali e due letture magistrali, una riprenderà il tema pediatrico di quest’anno che riguarda l’adolescente; l’altra sarà tenuta dall’archeologo Angelo Mondo su Gela e la sua storia, per dare un’immagine della città più veritiera di quella che normalmente si ha fuori. Abbiamo il patrocino del Comune di Gela e Butera perché la seconda e terza giornata si svolgeranno al Resort di Falconara; oltre all’Asp, alla Regione Sicilia, tante sono le aziende che stanno credendo in questo evento e ci stanno sponsorizzando».
Saranno circa 80 i partecipanti: relatori di rilevo regionale e nazionale e moderatori. Il fine è l’aggiornamento qualificato; fare rete. È fondamentale avere dei riferimenti specialistici e delle strutture per alcuni tipi di patologie. Avere dei contatti costanti, continui, momenti di crescita reciproca, sicuramente alzano il livello dell’assistenza anche nel territorio.
Tralasciando per un attimo la medicina e considerato il momento di fermento politico e di attiva campagna elettorale che stiamo vivendo, abbiamo domandato al dott. Caci, che è stato consigliere provinciale dell’Udc,
– Perché, ad un certo punto, lei come altri suoi colleghi è sceso in politica? e perché ha abbandonato la politica attiva?
«È stato un momento della mia vita in cui insieme a tanti amici ci siamo avvicinati alla politica. Pensavamo che un impegno diretto in qualche maniera potesse essere utile. È stata una breve parentesi perché gli impegni professionali mi hanno portato su altri percorsi e sono contento di questo. Rimango un osservatore attento, ma ci sono tanti altri modi di impegnarsi, per esempio, facendo bene il proprio lavoro».
Torniamo alla medicina.
– Ci sono delle problematiche irrisolte nel suo reparto?
«Tutto è migliorabile. Devo dire che quando ho posto delle problematiche, ho trovato riscontro, con i tempi della burocrazia e le possibilità che le normative prevedono. É chiaro che l’attenzione dell’azienda arriva solo nella misura in cui siamo noi a dare l’esempio. Questa pediatria trova la sensibilità di tanta brava gente. Un reparto aperto al territorio e che trova un riscontro positivo da parte del territorio».